Combination Hair

Gli esperti del settore chiamano questa tipologia di capelli con un termine in inglese “Combination Hair”, mentre in italiano non c’è un termine specifico per classificarli se non quello di raggrupparli in un’unica definizione di “Capelli Misti”In pratica, si tratta di capelli e cuoio capelluto diversi tra loro. Ovvero: cute grassa e lunghezze secche, ma anche cute secca e capelli danneggiati oppure cute grassa e lunghezze prive di volume, flosceFunziona, in un certo senso, un po’ come la pelle. Così come possiamo avere “la zona T” più lucida sul viso e il resto della pelle più secca, possiamo scoprire certe aree della cute più grasse e allo stesso tempo avere delle punte disidratate. Viceversa, se spostiamo questo esempio sui capelli, chi tende ad avere secchezza alle radici può succedere di ritrovarsi i capelli sempre appiccicosiIn effetti, siamo solitamente abituati a definire la qualità del capello in base alla lunghezza, principalmente: grasso, secco o normale… e di conseguenza scegliamo i prodotti da utilizzare. Quante volte scegliamo uno shampoo leggendo sul flacone una delle tre tipologie?! Ma in realtà fateci caso, capita spesso che la faccenda sia più complessa. Trascuriamo magari il cuoio capelluto e focalizziamo la nostra attenzione solo sulle lunghezze Quali potrebbero essere i fattori di uno squilibrio del sistema ecocapillare? Questi effetti possono essere causati da abitudini e dagli stili di vita: ad esempio se si lavano i capelli troppo frequentemente e si asciugano con calore elevato, se si legano spesso, se si fanno delle colorazioni troppo aggressive… tutti fattori che contribuiscono a rendere più fragili le lunghezze e magari il cuoio capelluto sempre più grasso… o viceversa secco…Cosa fare, allora?! Innanzitutto, rispettare l’interazione tra capelli e cute, capire davvero che tipo di “Combination Hair” abbiamo, cioè quale è la nostra “combo”… ovvero analizzare separatamente testa e lunghezze In alcuni hair saloon ci sono strumenti per indagare con più precisione, una volta stabilito il trattamento più idoneo si dovranno adottare abitudini di cura e stili di vita adeguata… Oppure in alcuni casi è consigliabile fare una visita tricologica… per individuare ancora più nello specifico le cause che scatenano questi squilibri e concordare una cura e un trattamento di mantenimento… In certi casi lo specialista e il parrucchiere possono parallelamente seguire gli sviluppi ed accertarsi che l’equilibrio del sistema ecocapillare si ristabilisca e si mantenga sempre in perfette condizioni…Vediamo alcune “Combination Hair” cioè alcune combinazioni che si possono verificare in modo più frequente.

Cuoio capelluto grasso e lunghezze secche
Innanzitutto non lavarli troppo spesso perché il tentativo di eliminare il sebo dalle radici potrebbe causare un effetto rebound, ovvero contrario a quello desiderato. Al limite, utilizzare a giorni alterni uno shampoo secco. Per il resto l’ideale sarebbe introdurre nella propria routine di lavaggi uno shampoo purificante e un conditioner idratante. L’importante è risciacquare alla perfezione i capelli e applicare il conditioner da meta lunghezza fino alle punte, evitando la cute
Cuoio capelluto secco e lunghezze danneggiate e fragili
In genere il cuoio capelluto secco produce fattori come prurito e cute infiammata, problemi che l’acqua, spesso dura e ricca di minerali non fa che acuire. La prima cosa che viene in mente di fare è comprare prodotti idratanti, ma questo potrebbe creare uno squilibrio maggiore. Meglio utilizzare un prodotto pre-shampoo specifico per cute secca, per calmare l’epidermide massaggiandola…  mentre sulle lunghezze utilizzare un conditioner, ma solo sulle punte
Cuoio capelluto grasso e capelli piatti
Spesso i capelli piatti sono fini e questo potrebbe causare un aumento dell’oleosità della cute semplicemente perché i capelli fini sono più numerosi di quelli spessi e dunque producono, nell’insieme, una cute più grassa… La cura ideale prevede un trattamento con acido ialuronico per idratare e vitamina B3 per aiutare a bilanciare il microbioma naturale del cuoio capelluto, per eliminare il prurito e la desquamazione
In tutti e tre i casi sarebbe opportuno massaggiare la cute con prodotti adatti e consigliati da esperti del settore… Prima, durante e dopo il lavaggio dei capelli. Il massaggio non solo fa penetrare il prodotto più velocemente nel cuoio capelluto ma riattiva la circolazione favorendo il recupero dell’equilibrio del sistema ecocapillare

A cura di ©www.SoniaBaglieri.com

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Ricci d’Estate

E’ cosa risaputa che tra i capelli ricci e l’estate non c’è mai stato un grande “feeling”… per un semplice motivo: il nemico numero uno del riccio è il sudore, che appiattisce il riccio privandolo della sua elasticità… Infatti se si desidera avere un riccio curato, esteticamente perfetto, per tutta l’estate, è indispensabile preservare la salute del capello durante le frequenti esposizioni al sole, quindi si consiglia di abbondare sempre con prodotti solari protettivi e nutrienti, anche in versione spray per facilitare le applicazioni durante il giorno e maschere ristrutturanti da fare dopo la spiaggia

Sotto Emmy Rossum

Insomma la cura che va dedicata ai capelli ricci è fondamentale… per non ritrovarsi con una massa informe e crespa! Innanzitutto lo shampoo, che deve essere scelto specificamente per capelli ricci, mentre il balsamo non deve essere troppo pesante e soprattutto sarebbe meglio applicarlo solo sulle punte per non appesantire il tutto…

Sotto Jasmine Sanders

Per quanto riguarda l’asciugatura, utilizzare un diffusore per il phon, magari applicando prima una mousse o un prodotto termo-protettivo ed elasticizzante… Infine, si può applicare del gel per definire al meglio le ciocche e il riccio…

Sotto Shay Mitchell

Ormai dunque non è poi così difficile gestire i ricci, grazie anche a prodotti in grado di domarli, rendendoli più morbidi e gestibili… Il merito va soprattutto alla Moda che li ha riportati in auge stimolando gli hairstylist a studiare tagli e acconciature specifiche, abbiamo visto una grandissima varietà di forme: dal riccio naturale, ad un effetto very curly, a capelli afro… Quest’anno le tessiture diventano multiformi e prendono ispirazione dalla street culture

Sotto dalla sfilata di Louis Vuitton Spring/Summer 2019Sotto Bella HadidSotto dalla sfilata Moschino Spring/Summer 2019 Sotto Halle Berry

Sotto dalla sfilata di Etro Spring/Summer 2019Sotto Selena GomezSotto dalla sfilata di Mango Spring/Summer 2019Sotto Rita Ora

Inoltre, Bob e Lob, vere acconciature must have del momento, hanno dato un grosso aiuto perché si prestano alla perfezione non soltanto alle onde ma anche ai ricci… Ormai non è più difficile giocare con forme e lunghezze, grazie anche al ritrovato taglio Shag, ovvero “lo scalato ad arte” che riesce a dare una forma anche alle teste ricce più indomabili… Questa tendenza non esclude la frangia, che anche quest’anno potrà essere indossata anche da chi ha i capelli molto mossi e ricci

Sotto Greta FerroSotto Valeria GolinoSotto ZendayaSotto Alanna Arrington

A cura di ©www.SoniaBaglieri.com

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Dry Cut

Il Dry Cut è il taglio effettuato a capelli asciutti… Questo tipo di tecnica è un tipo di taglio di capelli che solo i parrucchieri più esperti possono permettersi di applicare… L’Hairstylist deve essere veramente abile perché le chiome asciutte sono più difficili da gestire… I capelli bagnati sono più pettinabili, si separano facilmente ed è quindi più semplice eseguire scalature o pareggiare le lunghezze… Però nonostante tutto, a detta degli esperti, il taglio a capelli asciutti ha tanti pregi e pochi difettiE’ adatto per chi vuole tenere i capelli lunghi o medio-lunghi… e ha paura della classica spuntatina… Infatti taglio fatto a capelli bagnati non permette di calcolare con esattezza quanto inciderà sulle lunghezze, essendo più pesanti… e il rischio è spesso di ritrovarsi con una chioma più corta di quanto si vorrebbeUn altro vantaggio di questo taglio di capelli a secco è che tratta delicatamente i capelli fragili e sottili Il capello bagnato è più fragile ed elastico rispetto a quello asciutto, quindi più incline a rompersi… Per questo tipo di chiome il Dry Cut si trasforma in un taglio riparatore, che evita traumi al capelloNon a caso, per questi capelli si consiglia di effettuare una volta al mese uno shampoo secco e, in generale, è bene prestare attenzione ai capelli bagnati, evitando colpi di spazzola troppo decisi o asciugature aggressiveI capelli ricci e afro sono più predisposti a essere tagliati da asciutti, perché, in questo modo, si possono gestire meglio i volumi… Infatti, la lunghezza, il volume e la crescita dei capelli ricci è quasi impossibile da determinare con certezza se questi sono bagnati…La più grande paura di chi ha i ricci, infatti, è quella di tagliare troppo il capello quando sono bagnati con il conseguente problema di vederlo crescere troppo lentamente e quindi di avere un look rovinato per molti mesi… Se i ricci sono asciutti, mentre si tagliano si può già verificare l’effetto styling L’obiettivo poi, è disegnare il taglio in funzione della richiesta della cliente, di quanto volume vuole e dove lo vuole… Di solito si suggerisce di lavare i capelli il giorno prima e di asciugarli secondo le proprie abitudini, per valutare meglio insieme il l’effetto che si vuole ottenere… Il taglio a secco è ideale anche per chi necessita di tagliare solo le doppie punte… che sono più visibili a capelli asciutti… e soprattutto per chi non vuole brutte sorprese dopo una seduta dall’hairstylist Il taglio a capello bagnato è sempre un’incognita, anche quando il parrucchiere segue in modo minuzioso i passaggi da manuale… Il Dry Cut aiuta ad avere più controllo e ad avere subito ben visibile il risultato finale

A cura di ©www.SoniaBaglieri.com

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Dreadlocks Hair

Dreadlocks Hair è  un Hair Styling che oggi è tornato in auge grazie anche al Festival di Coachella… inerente a: treccine, anellini, ciocche fluo, nastrini e cascate glitter… Ma in realtà i Dreadlocks Hair nascono come riflesso di un profondo credo religioso che ha origini ben più radicate nei simboli dell’Induismo… Le fluenti “chiome attorcigliate”, letteralmente “incastrate”… sono diventate l’emblema della cultura Jamaicana degli anni ’70, diffusasi nel resto del mondo a ritmo di reggae grazie a Bob Marley che ha divulgato il “Rastafanierismo”… Infatti i Dreadlocks Hair sono più comunemente chiamati: Capelli Rasta

Sotto Stella MaxwellSotto Jasmine Sanders

Cimentarsi nella loro realizzazione richiede molto tempo e pazienza… Sebbene il metodo originale preveda l’applicazione di una pasta tipica jamaicana e di una tecnica specifica per dare il corretto movimento… pensate, una delle alternative più accreditate per ricrearli è quello dell’uncinetto, che viene utilizzato per lavorare ogni singola ciocca… Si procede prima con la cotonatura, possibilmente con un pettine a denti larghi e dopodiché con l’uncinetto si assemblano tutti i nodi ricreati (il vero cuore del dread)attorcigliandoli in un unico “dread”L’utilizzo di paste, cere, lacche fissative aiutano i meno esperti a sigillare le varie ciocche… E non è detto che i capelli debbano essere ricci o mossi per creare i famosi capelli rasta… Ogni tipologia, anche se non si è afroamericani, si presta se viene lavorata a dovere…

E se è vero che i Dreadlocks Hair sono ben identificabili, è altrettanto chiaro che non tutti sono uguali… Esistono varie tipologie e “dimensioni”. Da quelli più sottili, a quelli super ordinati in treccine, a quelli raccolti in scenografiche acconciature, a quelli mixati con ciocche colorate….

Sotto ZendayaSotto Lady GagaSotto RihannaSotto Zoe KravitzSotto Monroe GallatinSotto Alanna Arrington

A cura di ©www.SoniaBaglieri.com

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